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Come ricorrere con il  Rimborso Pensioni

Per evitare che la categoria dei pensionati ex Dipendenti   Pubblica Amministrazione  sia ancora penalizzata dal blocco della rivalutazione della pensione (oramai in vigore da più di 10 anni), sul proprio sito il Codacons ha messo a disposizione di tutti gli interessati la diffida rivolta all’INPS, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Economia e Finanze e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – scaricabile gratuitamente – affinché vengano riconosciute la rideterminazione e l’aggiornamento delle pensioni con applicazione per intero della rivalutazione monetaria.

 

Ci rivolgiamo a tutti gli e dipendenti P.A. dal momento che è indirizzata ad una vasta platea di soggetti tra i quali potrebbero essere interessati ad aderire alla suddetta iniziativa, la quale si sostanzia inizialmente nell’invio della diffida all’INPS e, in caso di mancato riscontro o di riscontro negativo, in un ricorso che verrà indirizzato alla Corte dei Conti di competenza.

INIZIATIVA PER I PENSIONATI ITALIANI

LA DIFFIDA CONTRO IL BLOCCO DELLA RIVALUTAZIONE!

Una diffida ai Ministri, che tutti i pensionati italiani possono scaricare gratuitamente e inviare al governo che deve provvedere entro 30 gg

Per attivare senza impegno la diffida,    clicca qui. 

Non appena avremo ricevuto i dati in copia, vi invieremo le istruzioni per aderire al ricorso, che verrà avviato alla Corte dei Conti di competenza, essendo riservato ai soli ex pubblici dipendenti.

 

RICORSO PENSIONATI 2020  - SCARICA GRATUITAMENTE

LA DIFFIDA E L'APPELLO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO



COSA PREVEDE LA NORMATIVA

Come già preannunciato, il blocco della rivalutazione monetaria delle pensioni è stato prorogato per l’ennesima volta. La legge di Bilancio 2021, in vigore dal 31/12/2020, ha prorogato fino al 2022 il meccanismo della rivalutazione automatica delle pensioni.

Per tutto il periodo 2020-2021 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, sarà riconosciuta esclusivamente per:

– i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100%;

– i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS in diverse misure, con percentuali variabili dal 77% al 40%.

Il Governo sta quindi bypassando ancora una volta le pronunce della Corte Costituzionale, la quale ha più volte chiarito che la rivalutazione automatica delle pensioni è uno strumento di natura tecnica volto a garantire il principio costituzionale di sufficienza della retribuzione, applicato per costante giurisprudenza ai trattamenti di quiescenza.

Il mancato adeguamento delle pensioni, dunque, equivale di fatto ad una loro decurtazione.

La proroga costante del blocco della rivalutazione dei trattamenti pensionistici avviene da quasi 10 anni.


PARTECIPA ALL’ISTANZA COLLETTIVA PER IL RICALCOLO DELLA PENSIONE DI MILITARI E FORZE DI POLIZIA

Le Corte dei Conti si stanno pronunciando a favore dei militari e delle forze di polizia sostenendo l’applicazione di un’aliquota pensionabile al 44%, in contrasto con l’INPS.